Maus – Art Spiegelmann

MAUSIncipit: “Ricordo che era d’estate, avevo dieci o undici anni…”
Prima che le graphic novel diventassero un genere letterario a tutti gli effetti, c’era Maus, pubblicato nel 1986, che ha aperto le porte a tutte le storie fatte di immagini e testi venute dopo. Maus non racconta una storia qualunque, ma la Storia: quella del periodo più buio che il mondo civile abbia vissuto, avvalendosi di una metafora in stile orwelliano in cui gli ebrei sono i topi e i nazisti sono i gatti. 292 pagine in cui ridiamo, piangiamo, rabbrividiamo insieme a questi topolini, e forse ci dimentichiamo per un attimo che quei topi erano in realtà uomini, persone in carne ed ossa. E quando chiudiamo queste pagine di inchiostro spesso e nero come i ricordi del protagonista narrante, ci rendiamo conto di avere in mano un gioiellino di letteratura, e una testimonianza preziosa e unica.

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